[:it]Una delle pratiche dell’haha yoga è questo particolare tipo di meditazione che si chiama Trataka. E’ un’antica pratica ed è estremamente rilassante, non solo per il fisico ma, sopratutto per la mente.
Si può praticare in gruppo così come da soli. E’ una delle mie pratiche preferite sia da fare personalmente che da soli perché è un “viaggio” introspettivo che spesso continua anche dopo la meditazione (l’ultima volta ho fatto una marea di sogni strani la notte!).
In cosa consiste la meditazione Trataka?
Questa tecnica di meditazione Trataka consiste nel fissare un oggetto per diversi minuti. Generalmente è la fiamma di una candela, ma può essere anche un’altro oggetto come l’immagine di un Dio, di un santo, di un mandala o la Luna. Fatto per esempio in Luna piena sprigiona un’energia fortissima!
L’ideale è non chiudere mai gli occhi durante i minuti in cui si fissa l’oggetto (ci son diversi scaglioni che vanno dai 3 ai 10 minuti). Verrà da lacrimare ma è totalmente normale e curativo. Lacrimando infatti si depurano gli occhi e lo spirito, ed è proprio questo lo scopo della meditazione!
Come si fa la meditazione Trataka
Ci si siede in una posizione comoda, per terra o in una sedia. Nel caso della meditazione con la candela è importante che la fiamma sia all’altezza degli occhi e a una distanza di circa 30-50 cm dal viso.
Stesso discorso se si medita con un oggetto o un’immagine. Se invece si medita con la Luna piena l’ideale è stare sdraiati in un luogo dove non ci sia troppo rumore e che la Luna sia ovviamente ben visibile!
Come dicevo prima ci son diversi scaglioni in cui si fissa l’oggetto, i generalmente faccio: 3 minuti e 3 minuti a occhi chiusi di visualizzazione interiore; il secondo scaglione di 5 minuti e altri 5 di riposo e infine il più lungo di 10 minuti e riposo finale con Shavasana (che nello yoga è la posizione del “cadavere” o rilassamento totale).
L’ideale è, nel momento in cui si fissa l’oggetto, non sbattere mai gli occhi né chiuderli, per quanto difficile sia è qui che avviene la vera depurazione. I nostri occhi inizieranno a lacrimare tantissimo e potrebbero anche farci male. Ovviamente se sentiamo che non ce la facciamo più chiudiamo per alcuni secondi gli occhi o sbattiamo le palpebre, ma fino a quando possiamo resistere, teniamoli aperti 😉
A cosa serve la meditazione Trataka
Questo tipo di meditazione ha davvero tantissimi benefici:
- Rinforza il bulbo oculare e corregge alcuni difetti della vista come la miopia;
- Depura gli occhi grazie alla forte lacrimazione che provoca il fissare l’oggetto o la fiamma;
- Aiuta a rilassare la mente oltre che il fisico, dopo la pratica vi sentirete liberi da pensieri e pronti per andare a dormire!
- Proprio perché rilassa tantissimo, è un’ottimo aiuto per i problemi di insonnia, per questo si consiglia di praticarla sempre di notte;
- Aiuta a stimolare la concentrazione e a vivere il momento presente dato che tutte le energie si concentrano sull’oggetto (o sul movimento e i colori della fiamma nel caso in cui si mediti con la candela);
- Stimola il “terzo occhio” (ajna in sanscrito), che, secondo la filosofia vedica, è il chakra che stimola la ghiandola pineale e ci permette di vedere “più in là” del nostro naso. Stimola in qualche modo l’intuito e la visione verso il futuro.
Suggerimenti:
prima di iniziare la meditazione Trataka io faccio fare sempre degli esercizi per gli occhi, molto semplici, che consistono nel guardare il proprio pollice muoversi a destra, a sinistra, in alto, in basso e in circolo. In questo modo si attiveranno i flussi sanguigni che andremo poi a stimolare durante la meditazione.
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